Documento di Valutazione dei Rischi (DVR): cos’è, a cosa serve e perché è obbligatorio
- Studio Tecnico Domenico Alaia
- 6 giu
- Tempo di lettura: 3 min
In materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, uno dei documenti più rilevanti è il DVR, acronimo di Documento di Valutazione dei Rischi. È il cuore del sistema prevenzionistico aziendale e costituisce un obbligo inderogabile previsto dall’articolo 17 del D.Lgs. 81/2008.

Cos'è il DVR?
Il DVR è un documento che fotografa la realtà aziendale in termini di sicurezza. Serve a individuare i pericoli presenti nell’ambiente di lavoro, valutare i rischi ad essi associati e definire le misure necessarie per eliminarli o, dove non possibile, ridurli al minimo. Non si tratta di un semplice adempimento formale, ma di uno strumento concreto per proteggere lavoratori e datore di lavoro, sia sotto il profilo pratico che legale.
Chi è obbligato a redigerlo?
Tutti i datori di lavoro che abbiano almeno un lavoratore (inclusi soci lavoratori, collaboratori familiari, tirocinanti o apprendisti) sono obbligati a redigere e conservare il DVR. L’obbligo è trasversale: vale per microimprese, aziende agricole, negozi, studi professionali, cantieri e qualsiasi altra attività economica che impieghi personale. La mancata redazione del DVR espone il datore a gravi sanzioni amministrative e, in caso di infortuni, anche a responsabilità penali.
Cosa contiene un DVR?
Il DVR deve descrivere in modo chiaro e sistematico:
l’identificazione dei pericoli presenti in azienda (es. agenti chimici, rumore, movimentazione manuale di carichi, uso di attrezzature, ecc.);
la valutazione dei rischi in base alla probabilità e gravità di accadimento per ogni mansione, reparto o processo lavorativo;
le misure di prevenzione e protezione già adottate e quelle da adottare;
le modalità di sorveglianza sanitaria, se prevista;
l’elenco dei dispositivi di protezione individuale (DPI) forniti ai lavoratori;
l’organigramma della sicurezza (datore di lavoro, RSPP, RLS, medico competente);
il programma degli interventi migliorativi con relative tempistiche.
Chi redige il DVR?
Il DVR viene redatto dal datore di lavoro con il supporto del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), in collaborazione con il medico competente (se previsto) e sentito il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). Deve essere firmato da tutte queste figure. Non è consentito delegare a terzi l’obbligo di redazione: il datore resta in ogni caso il diretto responsabile.
Quando deve essere aggiornato?
Il DVR non è un documento statico. Deve essere aggiornato in occasione di:
modifiche significative nell’organizzazione del lavoro, negli impianti o nelle mansioni;
introduzione di nuove attrezzature o sostanze;
variazione del numero o della tipologia di lavoratori;
eventi rilevanti come infortuni gravi o nuove disposizioni normative.
Perché è così importante?
Oltre a costituire un obbligo normativo, il DVR è un documento che tutela il datore di lavoro da eventuali responsabilità in caso di controlli o contenziosi. Dimostra che l’azienda ha adottato misure ragionevoli e adeguate per proteggere la salute dei propri dipendenti. Inoltre, una buona valutazione dei rischi consente di migliorare l’efficienza, prevenire incidenti e malattie professionali, ridurre i costi e creare un ambiente di lavoro più sicuro e produttivo.
Il supporto dello Studio Domenico Alaia
Noi dello Studio Domenico Alaia sappiamo quanto la gestione della sicurezza possa essere complessa, soprattutto per le piccole e medie imprese. Offriamo consulenza e assistenza nella redazione e aggiornamento del DVR, con un approccio su misura e orientato alla concretezza. Ti aiutiamo a comprendere davvero cosa serve alla tua azienda, traducendo gli obblighi normativi in azioni semplici e chiare da mettere in pratica.
Per dubbi, verifiche o per iniziare un percorso di messa in regola, siamo a disposizione.
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